Consulenti e Avvocati

Scarica qui l’Elenco dei Patroni stabili e Avvocati


Per i matrimoni non consumati si consiglia di contattare la Curia della propria diocesi, chiedendo un appuntamento con il Cancelliere, o con l’incaricato dell’ufficio matrimoni, o con il Vicario Giudiziale diocesano.

Per i matrimoni di cui esaminare la validità, si consiglia di recarsi da uno degli esperti che sono accreditati presso il tribunale triveneto.

Di seguito segnaliamo le tre categorie cui appartengono gli esperti, e le peculiarità di ogni categoria, affinché chi è interessato possa fare una scelta più oculata.

A. Patroni stabili – vedi allegato a piè pagina

I Patroni stabili di questo tribunale sono tre, tutti forniti dei titoli canonici necessari e di adeguata esperienza professionale. Sono dislocati in diverse parti del territorio per favorire l’ascolto delle persone. Tuttavia ogni interessato può scegliere uno dei tre.

Loro compito prevalente è quello innanzitutto di spiegare cosa significa iniziare e condurre un processo canonico; poi esaminare con cura il matrimonio che l’interessato vorrebbe far dichiarare nullo; esprimere un proprio parere sulla reale possibilità che esista o meno un motivo che giustifichi l’inizio di un processo, anche in ragione delle prove esistenti.

I Patroni stabili, di norma non assistono la parte in giudizio. Se autorizzati, lo possono fare per situazioni particolari e soprattutto per le persone meno abbienti.

La consulenza e qualsiasi altra attività in ambito ecclesiale, compreso il patrocinio autorizzato, è e deve essere del tutto gratuita.

B. Avvocati dell’Albo – vedi allegato a piè pagina

Vengono iscritti nell’apposito Albo i professionisti che hanno i necessari requisiti morali e titoli scientifici (normalmente la laurea in diritto canonico), hanno effettivo domicilio nel territorio della regione, ed hanno fatto una adeguata esperienza, almeno triennale, nell’ambito delle cause di nullità matrimoniale.

La scelta di un Avvocato può essere fatta anche solo per una consulenza previa. Se vi saranno poi i motivi per introdurre una causa di nullità e l’Avvocato gode della fiducia di chi si è rivolto a lui, bisognerà rilasciargli un regolare mandato procuratorio. La consulenza non deve sfociare necessariamente in un processo o in un mandato.

Per la consulenza l’Avvocato può chiedere una giusta parcella. Se poi avrà il mandato per introdurre la causa, anche la consulenza entrerà nel computo generale dell’onorario che gli spetta e che è fissato nella impegnativa economica depositata presso il tribunale.

C. Avvocati e Procuratori di prima esperienza – vedi allegato a piè pagina

Sono chiamati «Avvocati e Procuratori di prima esperienza» quelle persone che hanno fatto domanda per essere iscritti nell’Albo degli Avvocati. Devono avere gli stessi requisiti morali e titoli scientifici (almeno il 2° titolo accademico – cioè la licenza – in diritto canonico) ed avere effettivo domicilio nel territorio della regione. Ad essi è richiesto di fare una adeguata esperienza, almeno triennale, nell’ambito delle cause di nullità matrimoniale, avendo per referente il Presidente del Tribunale.

Molti di coloro che sono ammessi come Avvocati e Procuratori di prima esperienza, sono già avvocati del foro civile, particolarmente attenti alle questioni inerenti la famiglia.

Per la consulenza l’Avvocato e Procuratore di prima esperienza può chiedere una giusta parcella. Poi, su richiesta della persona interessata e con autorizzazione fatta caso per caso (ad actum) dalla Presidenza del tribunale, l’Avvocato e Procuratore di prima esperienza, munito di mandato procuratorio, potrà anche introdurre e curare la causa nel procedimento canonico. I costi della consulenza entreranno nel computo generale dell’onorario che gli spetta e che è fissato nella impegnativa economica depositata presso il tribunale.

 

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